13 aprile
Firenze - Chiusdino - Firenze - km 192
C'è tanta attesa per la nostra prima uscita con il nuovo camper e abbiamo deciso di fare una gita, solo un giorno però, tanto per saggiare le doti del mezzo.
Firenze - Chiusdino - Firenze - km 192
C'è tanta attesa per la nostra prima uscita con il nuovo camper e abbiamo deciso di fare una gita, solo un giorno però, tanto per saggiare le doti del mezzo.
Visto che la Laura ultimamente ha visto varie volte il cartone di Re Artù abbiamo deciso di andare a vedere la vera, unica ed originale spada nella roccia, che si trova nell'Eremo di San Galgano, a Chiusdino, in provincia di Siena.
Siamo partiti in mattinata ed abbiamo imboccato l'autostrada fino a Firenze Certosa... ops, Firenze Impruneta (non sono ancora abituato alla nuova denominazione); da lì abbiamo imboccato la disastratissima Firenze-Siena, una sottospecie di superstrada dove sono le buche a farla da padrone.
Comunque ci serve per capire che il mezzo è bello robusto; quando lo avevamo preso a noleggio, qualche mese fa, il mezzo pur essendo nuovo, era tutto un cigolare; questo invece, a parte i normali sobbalzi per le buche dimostra tutta la decantata solidità dei Laika.
Usciamo a Colle Val d'Elsa sud ed imbocchiamo la traversa maremmana, al strada che va ad incrociare la statale che porta da Siena a Follonica. Non c'è traffico ed è molto piacevole guidare in queste condizioni.
Il camper viaggia bene, d'altronde il motore è un bel ducato 2.5 turbo diesel, ed il viaggio procede regolare.
Arriviamo a destinazione verso le 13,00 e decidiamo di pranzare prima di visitare l'Eremo e l'Abbazia. Nei pressi c'è un'area di sosta, che dovrebbe essere attrezzata per camper; è gratuita e ben segnalata, ma il carico e scarico è fuori servizio così come l'allaccio elettrico. Coordinate:
N 43.15283, E 11.15137.
Comunque ci mettiamo a mangiare e purtroppo comincia anche a piovere. Sarà un temporale passeggero, ci diciamo speranzosi...
Infatti dopo un'ora smette e pare schiarire; perciò usciamo e ci dirigiamo a piedi verso l'Eremo, situato in cima ad un poggio.
Fatte le dovute foto alla spada nella roccia ci dirigiamo verso la famosa abbazia; per chi non la conoscesse è un'antica chiesa, ormai sconsacrata, della quale sono rimaste soltanto le mura perimetrali; è compleatmente scoperchiata, senza tetto!
Ci dirigiamo all'ingresso e scopriamo che da qualche anno è a pagamento (l'ultima volta che ci eravamo stati io e mia moglie eravamo ancora fidanzati); comunque costa solo 2 €; paghiamo, entriamo, e si scatena il finimondo. Comincia a piovere molto forte e purtroppo, come dicevo, nella chiesa non c'è neanche il tetto. Per cui, ci rintaniamo nell'unico angolo, riparato, insieme a quei tre o quattro sfigati come noi e speriamo che smetta presto.
Purtroppo non ne ha proprio voglia; per cui, dopo un quarto d'ora, decidiamo di tornare al camper; ci prendiamo la nostra bella dose di acqua e, belli inzuppati, rientriamo nel camper.
Ci asciughiamo e ripartiamo verso casa.
Peccato per la conclusione un po' bagnata ma la prima gita è andata bene. La guida del camper mi piace; si va piano e si ha tempo per guardare il paesaggio. La guida è rilassante, molto più piacevole nelle statali che in autostrada.
Per il momento l'entusiasmo è alto.
Alla prossima e buoni km a tutti...
Riepilogo viaggio
km percorsi 192
gasolio € 0
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