venerdì 31 luglio 2015

PUGLIA... E NON SOLO

03 luglio
Firenze - Civita sud (A24) - km 302
Da una bollentissima Firenze si parte in direzione Puglia. La premiata ditta Marco-Matteo and families parte verso le 19 con ancora 40 gradi all'ombra. Il camper è un forno ma si va verso climi più gradevoli (si spera). A Roma prendiamo per l'appennino con l'idea di fermarci a dormire al fresco; arriviamo all'autogrill di Civita sud che sono le 11 e l'aria in effetti è più piacevole; abbiamo appena oltrepassato il confine Lazio/Abruzzo e siamo a circa 600 m s.l.m., forse ha anche piovuto un po' nel pomeriggio; ci voleva per rinfrescare un po' il camper.

04 luglio
Civita sud (A24) - Vieste - km 370
Ci svegliamo e dopo una veloce colazione ci rimettiamo in viaggio, la strada è ancora lunga. Il traffico è scorrevole e andiamo ad imboccare l'autostrada Adriatica con i suoi oleandri in fiore. La nostra prima meta è Vieste e ci arriviamo verso l'ora di pranzo dopo aver appena sfiorato Peschici con i suoi paesaggi da cartolina.
Oltrepassato Vieste, sul lungomare del Pizzomunno, c'è una lunga distesa di sabbia dorata, molti campeggi e aree attrezzate; noi ci fermiamo all'AA Sunlove, Coordinate N 41.858455, E 16.174059; è un'area abbastanza spartana, comunque dotata di servizi igienici e docce, allaccio e C/S. Costo 20 €/gg. C'è soltanto un camper posteggiato per cui riusciamo a sistemarci all'ombra dei pochi alberi presenti. La scarsa presenza di persone favorisce la libertà dei nostri pelosi che si scatenano nel prato per sgranchirsi le gambe dopo il lungo viaggio. Allestiamo il nostro spazio con tavoli e tutto il resto e mangiamo, praticamente una merenda vista l'ora. Dopo un breve riposo andiamo a vedere la spiaggia. Come avevamo intravisto abbiamo una lunga striscia di sabbia dorata, fine, ed un mare che digrada dolcemente e ci permette di ammirarne la limpidezza. Ai lati le scogliere bianche contrastano con i colori del mare e della spiaggia; sul promontorio là in fondo c'è Vieste.

05 luglio
Vieste
Il mare ci accoglie con i suoi colori dopo una bella nottata in cui abbiamo apprezzato la fresca brezza che soffia sulle nostre piazzole. Oggi tutto relax e bagni.

06 luglio
Vieste
Ancora un giorno di mare. Nel pomeriggio invece decidiamo di andare a fare una girata a Vieste. Tutti in bici percorriamo i due chilometri che ci separano dalla cittadina. Molto carina la parte vecchia, arrocata sul promontorio in posizione dominante; tanti negozietti e ristorantini che si alternano tra gli stretti vicoli. Ci fermiamo a mangiare alla Terrazza Petrone, attratti sicuramente dalla location suggestiva. Comunque si mangia bene e si spende il giusto.

07 luglio
Vieste - Mattinata - km 40
Si parte in direzione Mattinata. Il tragitto è breve, anche se percorrendo la litoranea le velocità sono molto ridotte; ma il panorama e gli scorci che si aprono ad ogni curva sono spettacolari.
Arriviamo all'AA Eden Park, in Contrada Funni, Coordinate N 41.706727, E 16.065409. Siamo direttamente sul mare, discreta ombra, servizi igienici e docce a gettone, allaccio e C/S per 20 €/gg.
Dopo aver sistemato tutto e spento le otto candeline della Margherita andiamo ad assaggiare il mare. Purtroppo la realtà non rispecchia le foto viste; il mare è sporco e poco limpido; inoltre diventa subito troppo profondo. La spiaggia di ciottoli non aiuta a farcelo piacere. Decidiamo quindi di fermarci solo per una notte e andare a cercare migliori fortune da altre parti. Siccome nelle vicinanze dell'area non c'è assolutamente nulla passano il fornaio e l'ortolano per fare la spesa. Prendiamo un po' di frutta a prezzi irrisori, tanto per gradire. Almeno c'è il bar e la sera ci possiamo prendere un gelato in relax seduti nella terrazza sul mare.

08 luglio
Mattinata - Sciali degli Zingari - Margherita di Savoia - km 63
La mattina si riparte. Non sappiamo bene dove andare, però cerchiamo un posto dove ci sia sabbia. Andiamo verso sud e oltrepassiamo Manfredonia. Il paesaggio cambia radicalmente; si esaurisce quasi di colpo il promontorio del Gargano con la sua vegetazione rigogliosa e si apre il tavoliere delle Puglie con la sua piatta andatura ed i suoi campi bruciati dal sole.
Studiando eventuali tappe da fare avevamo visto un campeggio che esaltava la presenza di un litorale sabbioso ampio ed accessibile ai cani, pure nei lidi attrezzati. Quindi ci dirigiamo al Camping Tellina, che si trova in località Sciali degli Zingari. Già il fatto che su google maps lo segnalassero in altra posizione avrebbe dovuto insospettirci, comunque alla fine lo troviamo alle Coordinate N 41.552841, E 15.888319. L'aspetto è piuttosto sconsolante: il campeggio è deserto, qualche roulotte ancora chiusa ed una tendina solo all'apparenza abitata. Comunque è abbastanza ombreggiato per cui ci sistemiamo in due piazzole comode e allestiamo i nostri spazi. Almeno speriamo che il mare sia all'altezza...
Andiamo subito in spiaggia, un bel litorale sabbioso, quello si; pochissima gente nel lido attrezzato, solo qualche ombrellone nell'adiacente spiaggia libera. Purtroppo anche il mare delude le aspettative: acqua torbida e meduse a volontà.
Durante il pranzo discutiamo sul da farsi: la voglia di scappare è tanta ma ci siamo appena sistemati e rimettere tutto a posto per andare non si sa dove ci fa pensiero.
Alla fine comunque decidiamo di smontare, dopo aver concordato con la signora il pagamento di metà tariffa (nel nostro caso 13 Euro). Dopo aver studiato un po' la cartina decidiamo di spostarci fino a Margherita di Savoia che, a memoria, mi pare di aver sentito rammentare come nota località turistica.
Ci arriviamo all'ora di cena e ci sistemiamo nell'AA Millenium Beach, Coordinate N 41.383342, E 16.137117 a servizio dell'omonimo lido. Vista l'ora usufruiamo subito del ristorante per mangiarci una buona pizza. L'area è solo parzialmente ombreggiata ma comprende allaccio, C/S (solo cassetta estraibile) e tutti i servizi del lido per solo € 15/gg. In più, non essendoci spiaggia libera, prendiamo un ombrellone + 2 lettini per € 10/gg. Peccato che i cani non possano accedere alla spiaggia. Abbiamo pure l'animazione serale con baby dance.

09 luglio
Margherita di Savoia
La curiosità di vedere la spiaggia dopo le delusioni dei giorni precedenti è tanta per cui, di buon mattino, occupiamo l'ombrellone; mare e spiaggia sono molto
belli. La spiaggia è curata e l'acqua è limpida; d'altronde la località è rinomata per le immense saline che avevamo visto anche arrivando ieri sera e, così ci dicono, per mantenere le saline l'ecosistema marino deve essere il più possibile intatto. La cosa buffa di questo posto è che i bagnanti arrivano con i pulman la mattina alle 9,00 e ripartono alle 17,00 per cui prima e dopo la spiaggia è praticamente deserta; soprattutto nel tardo pomeriggio è molto piacevole goderci il sole buono con pochissima gente.
Una bella giornata di mare, peccato che anche qui ci siano molte meduse ma perlomeno la limpidezza dell'acqua ci permette di vederle e scansarle.
La sera facciamo una passeggiata sul lungomare del paese che, in effetti, risulta essere molto popolato di turisti.

10 luglio
Margherita di Savoia
L'ultimo giorno in compagnia dei nostri amici ci accoglie con un bel vento che ha fatto ingrossare il mare; dei bei cavalloni accolgono i nostri tuffi e tutti quanti torniamo un po' bambini.
Ci godiamo questo ultimo giorno alla grande, da domani comincia il tour vero e proprio.

11 luglio
Margherita di Savoia - Castel del Monte - Polignano a Mare - km 149
Salutati di buon mattino i nostri amici che se ne tornano verso casa noi ci mettiamo in viaggio alla scoperta della Puglia. La prima tappa è Castel del Monte, patrimonio dell'Unesco, nonché effige del retro della moneta da 1 cent. Scendiamo fino a Barletta e poi deviamo nell'entroterra fino ad Andria; da qui il paesaggio cambia di nuovo: morbide colline si susseguono, interamente coperte da ulivi giganteschi. La strada è fiancheggiata da muretti a secco (sarà una costante) e si inserisce come una lama tra le ulivete ben curate.
Poi da lontano si comincia a intravedere la sagoma massiccia del castello. L'accesso è interdetto ai mezzi privati (tranne i soliti furbi, come avremo modo di constatare dopo) ed è allestito un grande parcheggio, Coordinate N 41.076743, E 16.274584 che per € 7/gg ti fornisce anche l'allaccio; non c'è tariffa oraria per cui, anche se ti fermi solo mezza giornata, paghi sempre lo stesso. Da lì c'è la navetta che costa € 1 a persona (solo adulti) e ti consente in pochi minuti di arrivare fino ai piedi del castello; sulla navetta è consentito anche l'accesso ai cani, dentro al castello no.
La visita al castello costa 5 Euro per gli adulti ed è gratis per i bambini; il castello, seppur completamente svuotato di tutti gli arredi, resta comunque una pregevole opera architettonica e merita la visita. Tra l'altro, proprio oggi, Alberto Angela sta registrando una puntata del suo programma Ulisse per cui abbiamo anche l'opportunità di assistere ad un ciak delle riprese. Tour del castello, compreso andata e ritorno dal parcheggio, non occupa più di una mattinata; perciò all'ora di pranzo siamo già al camper. 
Dopo mangiato quindi ripartiamo e andiamo a Polignano a Mare, paese natio di Domenico Modugno e caratteristica località di mare, nonchè Bandiera Blu 2015. Sfioriamo appena Bari, facendo giusto in tempo ad ammirare, dalla tangenziale, lo splendido stadio San Nicola, progettato da Renzo Piano. Arrivati a Polignano ci sistemiamo nell' AA Laruccia, Coordinate N 40.981147, E 17.243419, l'unica segnalata. E' poco più di un parcheggio, interamente asfaltato, ha l'allaccio e il C/S (ma solo a determinati orari) e ti offrono il servizio navetta fino al paese. Costo € 20/gg per la sosta ed € 5 ad
equipaggio per il trasposrto in centro. Siccome quando arriviamo il titolare è in pausa pranzo (alle 3 di pomeriggio?!?!) ci danno il pass di accesso e ci dicono che nel frattempo possiamo andare a farci un bel tuffo in una caletta poco distante, loc. Torre Incina, dove si arriva direttamente col camper. Ci andiamo e constatiamo che ci sono alcuni camper che fanno sosta proprio lì, fronte mare; a saperlo potevamo risparmiare i soldi ed andare in paese con le bici. Comunque un tuffo ci sta bene e poi torniamo all'area sosta. 
Ci facciamo accompagnare a Polignano e facciamo un giro per il paese; sarà che è sabato, sarà che c'è una manifestazione culturale (Il libro possibile) ma c'è veramente tantissima gente in giro. Il paese è molto carino, arroccato sul mare come sempre e con scorci molto caratteristici. Ceniamo con una discreta fritturina di pesce a soli 7 Euro e siamo già cotti a pronti per tornare verso il camper, previa attesa del nostro personal taxi.

12 luglio
Polignano a Mare - Alberobello - Ostuni - km 72
Oggi si va a vedere i trulli! Espletate velocemente le operazioni di carico (lo scarico non si può fare a tutte le ore) percorriamo velocemente i 30 km che ci separano da Alberobello. Parcheggiamo presso l'AA Nel verde, in centro, a pochi passi dai trulli, Coordinate N 40.782521, E 17.234218. E' un parcheggio tra gli ulivi che fornisce allaccio e C/S, si può sostare anche di notte ma senza campeggiare (niente tendalino e tavolini all'aperto); le tariffe sono a fasce orarie: € 10/6h, € 14/12h ed € 18/24h; si può anche partire dalla minima e incrementare via via se si decide di trattenersi.
Appena sistemati in uno dei posti maggiormente ombreggiati (fortunati) ci dirigiamo subito alla visita del centro; ovviamente le parti che meritano sono le vie costeggiate dai trulli, che si aprono più o meno a raggiera dalla piazza centrale. La visita del paese è interessante: passeggiamo tra le strette viuzze del Rione Monti dove ormai le tipiche costruzioni circolari sono quasi tutte adibite a negozi di souvenir, tra riproduzioni in scala, fischietti e oggettistica di vario genere.
Dopo il pranzo e il meritato riposo torniamo in paese e, come spesso succede, facciamo un incontro inaspettato: una mia collega di lavoro sta trascorrendo il suo ultimo giorno di vacanza proprio ad Alberobello, addirittura abitando proprio in un trullo. Cogliamo quindi al volo l'occasione per andare a visitare un trullo abitato; in effetti dalla parte nord della piazza ci sono più trulli adibiti ad abitazione che negozi e questo ci da l'occasione per ammirare una parte della città che conserva senz'altro una fisionomia più simile a quella di un tempo. Il trullo all'interno, seppur ristrutturato di recente, fa apprezzare le caratteristiche che lo contraddistinguono: le spesse mura mantengono una fresca temperatura e le seppur piccole dimensioni dimostrano uno studio degli spazi molto ben riuscito.
E quando cala la sera la zona dei trulli diventa un maxi schermo a cielo aperto con proiezioni del quadro di Van Gogh "La notte stellata".
Abbiamo deciso di non fermarci a dormire ma di andare direttamente verso Ostuni, distante soltanto 40 km. Il viaggio serale attraverso la campagna scorre tranquillo. Arrivati a destinazione troviamo l'area camper Park Stella, Coordinate N 40.735984, E 17.578158, chiusa con un cancello e nessuno risponde al citofono. Provo a chiamare il numero indicato e dopo vari squilli risponde un signore col quale cerco di spiegarmi, non senza difficoltà; dopo un po' finalmente scende ad aprirci e ci fa accomodare nell'esiguo spiazzo a disposizione. Il gestore ci spiega che l'AA non è più funzionante ma ci fa comunque parcheggiare per € 15/gg con possibilità di fare il C/S. E' ora di dormire.

13 luglio
Ostuni - Lecce - km 75
La sveglia con vista mare da un lato e vista sulla città vecchia dall'altro ci mette di buon umore. Lì vicino c'è anche una lavanderia automatica e ne approfittiamo. Fatta colazione andiamo in visita della "città bianca".
Ostuni sorge su un piccolo colle poco distante dal mare. Strette viuzze circondate da candide abitazioni sono la caratteristica del centro storico che si arrampica su, fino alla piazzetta della cattedrale, che spicca per la sua pietra marrone, in netto contrasto con tutto quel bianco. Anche qui negozietti di souvenir attirano le nostre attenzioni ma, tutto sommato, il giro della città occupa in tutto un paio d'ore. Torniamo al camper e fa un gran caldo per cui, dopo pranzo, ci mettiamo subito in viaggio per andare a Lecce.
Percorriamo la SS16 Adriatica che taglia come una freccia un territorio completamente pianeggiante; fiancheggiamo Brindisi ed arriviamo abbastanza presto a Lecce, avvolta in una canicola esagerata. Il parcheggio che mi ero segnato, in zona università (Coord. N 40.358949, E 18.168684) è chiuso da un cantiere per cui andiamo poco più avanti, ad un altro parcheggio comunale, Coordinate N 40.355441, E 18.166516, nel quale l'inflessibile addetto alla sosta ci fa sistemare negli stalli riservati ai furgoni che però sono proprio lungo la strada. Costo € 10/gg.
Appena il sole comincia a calare prendiamo le bici ed andiamo in giro per il centro di Lecce: imbocchiamo da Porta Napoli la via che ci conduce a Piazza Duomo, poi proseguiamo verso piazza S. Oronzo e la Basilica di S. Croce.
Ammiriamo la splendida architettura di questa città che giustamente viene chiamata "la Firenze barocca". Le facciate delle chiese e dei palazzi sono adornate con splendide sculture e giganteschi decori, tutti scolpiti nella tenera pietra leccese, del caratteristico color avorio che, col calar del sole, assume mille sfumature tra il rosato e l'oro. L'anfiteatro romano testimonia le chiare origini della città ma è la chiesa di S. Croce l'esempio più maestoso del barocco leccese; la ammiriamo con gran stupore e meraviglia.
Ovviamente non può mancare una sosta al bar per assaggiare il famoso "pasticciotto" ed un ottimo caffé alla leccese (caffé servito in un bicchiere da cocktail con cubetti di ghiaccio e latte di mandorla): ottimi entrambi. Praticamente è la nostra cena. Il sole si è ormai nascosto tra i palazzi e le luci cominciano ad illuminare le vie del centro, dando un'ulteriore variazione di tonalità alla pietra leccese. Passeggiamo verso Porta Rudiae tra varie bancarelle di artigianato moderno e ce ne torniamo al camper. Lecce non ha tradito le nostre aspettative: davvero bellissima!
Purtroppo anche la notte non tradisce le aspettative; il traffico lungo la strada ed il caldo non ci fanno dormire granché...

14 luglio
Lecce - Baia dei Turchi - km 39
La sveglia è ovviamente prestissimo. Con la bici vado a comprare degli ottimi pasticciotti alla pasticceria Cadorna (segnatevela) in via 95° Reggimento Fanteria. Almeno la colazione ci rinfranca della pessima nottata.
Dopo questo lungo pellegrinaggio abbiamo voglia di fermarci un po' al mare e puntiamo dritti verso la Baia dei Turchi, 5 km a nord di Otranto, dove ci sistemiamo all'Agriturismo Le Fontanelle, Coordinate N 40.191421, E 18.453953. E' un bel posto, le piazzole sono sia a ridosso della pineta, ben ombreggiate ma prive di allaccio, che al sole ma con allaccio; l'area è dotata anche di ottimi servizi igienici con docce a gettone. Ci sistemiamo al sole ma la brezza che soffia non ci fa soffrire troppo. Il mare dista circa 500 metri, facilmente percorribili a piedi o in bici attraverso la pineta; ci andiamo subito e lo spettacolo che si apre è meraviglioso: la baia è piccola, poca spiaggia molto affollata, ma il mare è di un colore indescrivibile.
Riusciamo in qualche modo a trovare un buco per l'ombrellone e ci buttiamo subito in acqua... una goduria davvero! Se non siamo in paradiso, poco ci manca.

15 luglio
Baia dei Turchi
Giornata di completo relax al mare, tra tuffi nelle splendide acque turchesi ed esplorazioni tra gli scogli. Non avremo potuto chiedere di meglio.

16 luglio
Baia dei Turchi - Otranto - km 8
Stamattina la sveglia suona alle 5. Me lo ero ripromesso e oggi lo faccio: vado a vedere l'alba, la prima alba italiana (essendo noi quasi all'estremo orientale della penisola). Lo spettacolo, manco a dirlo, è meraviglioso; vedere il cielo che pian piano si colora di mille sfumature di rosso, e poi il sole che fa capolino all'orizzonte e sale fino a risplendere è uno di quegli eventi così naturali e ripetitivi che, nonostante tutto, riesce sempre a darti grandi emozioni.
Anche oggi è all'insegna del mare. Per la serata invece l'idea è di andare a Otranto; ci sarebbe anche l'autobus che fa sosta davanti all'ingresso dell'area ma non sappiamo se il cane può salire per cui decidiamo di andarci direttamente in camper, dato che domattina comunque avevamo l'intenzione di rotolare ancora più a sud.
Ho sempre pensato, da quando ho il camper, che prima o poi qualche disattenzione che mi sarebbe costata cara l'avrei commessa e puntualmente oggi arriva. Nello smontare tutto dimentico di sciogliere la corda per stendere gli asciugamani che avevo legato alla scaletta esterna; ovviamente il danno è presto fatto: scaletta rotta e imprecazioni che si levano al cielo.
Ad Otranto andiamo a sistemarci all'AA Oasi Park, Coordinate N 40.137809, E 18.489327. All'arrivo non pare avere un grande aspetto: sembra un rimessaggio di barche; nella parte posteriore invece c'è l'area camper vera e propria, con piazzole erbose e ombreggiate, allaccio e C/S. Costo € 18/gg.
Passando dal cancello posteriore siamo a 10 minuti a piedi dal centro per cui è molto più comoda di quanto sembrava sulla carta.
Otranto è un'altra chicca di questo viaggio; il castello, la cattedrale con i suoi mosaici ed il lungomare si lasciano ammirare con il sole del tramonto. La città vecchia, anche in questo caso arroccata sul mare è un vero gioiellino e le sue stradine piene di negozietti sono affollate di persone.
Andiamo a mangiare alla Pizzeria L'Alternativa, in via Scupoli 14; io assaggio la tipica puccia salentina, poi prendiamo una pizza, un'insalata e delle polpettine di melanzane; tutto buono ed a prezzi ragionevoli. Un ottima alternativa davvero.
Fine serata con struscio sul lungomare, da dieci!

17 luglio
Otranto - S.M. di Leuca - Torre S. Giovanni - km 107
Ci apprestiamo a vivere una giornata itinerante. Appena partiti ci fermiamo quasi subito a vedere il lago di Bauxite (N 40.133146, E 18.500963): è una cava, appunto di bauxite, nella quale si è formato un piccolo laghetto di un verde smeraldo che contrasta magnificamente con la roccia rossa della cava; molto bellino.
Proseguiamo per toccare la punta più ad est dell'Italia: si tratta del faro di Punta Palascia (N 40.108248, E 18.516939). Il mare a destra e a sinistra, di un blu intenso, contrasta con il bianco del faro che si può raggiungere solo a piedi con un sentiero che scende giù fino quasi al mare; ci risparmiamo la scarpinata e rimettiamo in moto.
Lungo la litoranea che si snoda in saliscendi che offrono scorci panoramici molto belli, attraversiamo varie località turistiche: Porto Badisco, Santa Cesarea Terme, Castro e Tricase Porto; da qui deviamo verso l'interno per andare a vedere la Quercia dei 100 cavalieri (N 39.928037, E 18.378753), una quercia vallonea di circa 800 anni. Ci aspettavamo di trovare un albero gigantesco, magari sederci e poter pranzare sotto la sua maestosa ombra; niente di tutto ciò. L'albero è davvero gigante ma si trova stretto tra due strade e recintato. Una delusione, soprattutto per mia figlia che si aspettava di poterci fantasticare storie di dame e cavalieri.
Adesso puntiamo decisi verso la punta del tacco; arriviamo a S. Maria di Leuca e parcheggiamo proprio nei pressi del Santuario. Mangiamo nei giardinetti e facciamo un giro veloce con foto panoramiche del faro e del sottostante paese; pensare che da qui in avanti, a destra e a sinistra, ci sia solo mare fa impressione; purtroppo il caldo del mezzogiorno ed un sole che oggi non da tregua non ci fanno apprezzare più di tanto la suggestività del posto, per cui iniziamo la obbligata risalita verso nord. Imbocchiamo la statale direzione Presicce ed usciamo a Morciano per scendere verso le meravigliose spiagge bianche delle Maldive del Salento. Dall'alto si gode di uno spettacolo di colori che lascia a bocca aperta. Mi ero segnato alcune aree di soste che però, nonostante le indicazioni, presenti non esistono più. Ci sono solo parcheggi non attrezzati, alcuni dei quali accolgono anche i camper. Iniziamo quindi un lungo girovagare in su ed in giù
tra Torre Mozza e Torre Vado per cercare dove fermarci. Alla fine, un po' arresi, decidiamo di fermarci solo per un bagno nel pezzetto di spiaggia libera che si trova stretto tra il lidi attrezzati Maldive del Salento e Manipoora beach, al quale si accede proprio dal parcheggio di quest'ultimo (per il momento gratuito). Il mare è molto bello, anche se la spiaggia non è proprio maldiviana ma denota una sfumatura dorata più classica. Comunque mare limpido e bagno davvero piacevole. 
Dopo esserci rinfrescati a dovere discutiamo un po' sul da farsi; siamo tentati di dormire lì, in sosta libera, e muoverci l'indomani mattina oppure andare subito verso Torre San Giovanni, dove mi ero segnato un'area attrezzata di cui sono sicuro. Alla fine decidiamo di muoverci.
Raggiungiamo per l'ora di cena l'AA Rivamare, Coordinate N 39.886992, E 18.121399 e ci sistemiamo. I posti all'ombra sono chiaramente già accupati, ci tocca ancora il sole. L'area è poco più di un parcheggio sull'erba, non ci sono servizi (probabilmente c'erano perché se ne vedono tracce) ma c'è l'allaccio elettrico e la canna dell'acqua per una doccia volante. In compenso ha l'accesso diretto alla spiaggia. Costo € 20/gg.

18 luglio
Torre San Giovanni
Il sole arriva presto a riscaldare il nostro sonno per cui siamo velocemente pronti per scendere in spiaggia. Finalmente il vero mare in stile caraibico,
spiaggia bianchissima e mare cristallino che digrada lentamente offrendoci tutte le sfumature dei suoi colori. Il color acquamarina è qui.
Bagni e sole, sole e bagni, non chiediamo altro.

19 luglio
Torre San Giovanni
Ancora mare e sole. Peccato che però le giornate stiano iniziando a farsi decisamente bollenti; si è persa quella brezza piacevole che caratterizzava le soste sul versante adriatico per cui la permanenza, specialmente all'ora di pranzo, si fa difficile. In più durante il riposo all'ombra del tendalino, mia moglie si prende una scottatura fortissima, ai limiti dell'ustione (la sua pelle è delicata e necessita di protezione 100) che ci fa decidere un cambio di itinerario al volo. Salteremo le ultime tappe previste (Punta della Suina, Gallipoli e Punta Prosciutto) per spostarci in montagna.

20 luglio
Torre S. Giovanni - Termoli - km 465
A malincuore puntiamo il camper decisamente a nord, salutando da lontano Gallipoli, non prima di esserci fermati a fare provviste di olio; l'Azienda Agricola Schirinzi soddisfa i nostri bisogni ed il titolare ci fa fare un giro dell'azienda per magnificarci la loro splendida coltivazione. Nel gioco delle parti denigra un po' il nostro olio toscano ma va bene così: la gentilezza sua e della moglie ce le portiamo come ricordo e ultima tappa di questo tour pugliese.
Ripartiamo sulla Statale Adriatica e facciamo sosta per il pranzo, con tuffetto veloce, presso Diana Marina (N 40.792620, E 17.577191); siamo di nuovo in viaggio, ancora non spapiamo bene dove andare ma c'è tempo per decidere.
Nel tardo pomeriggio, trovandoci nei pressi di Termoli, decidiamo di uscire dall'autostrada per fare sosta in riva al mare, nell'AA Rio Vivo; è un parcheggio su autobloccanti, non ombreggiato, con allaccio e C/S, senza servizi. Costo € 15/gg, oppure € 8/12h. Si sta bene, la spiaggia è a due passi, anche se non è niente di che, soprattutto dopo ciò che abbiamo visto nell'ultima settimana.

21 luglio
Termoli - Lago di Campotosto - km 243
Si riparte dopo aver valutato varie opzioni per andare a cercare un po' di refrigerio. Alla fine decidiamo di andare sul Gran Sasso, al Lago di Campotosto.
Ci arriviamo all'ora di pranzo. E' un posto molto tranquillo, c'è pochissima gente, e ci fermiamo a mangiare in uno spiazzo verde; siamo a 1300 m s.l.m. e l'aria è decisamente più piacevole, neanche a dirlo; dopo pranzo cerchiamo di capire se ci sono zone balneabili e percorriamo un tratto di litoranea fino a giungere in un parcheggio riservato ai camper, Coordinate N 42.527812, E 13.368998. Ci fermiamo anche perchè vediamo gente fare il bagno. Siamo in sosta libera, non c'è nessun servizio, però si sta bene; lì vicino c'è un chioschetto di panini per qualsiasi urgenza alimentare; volendo ci sono anche due wc chimici.
Peccato che non facciamo in tempo a sistemare che il cielo si copre di nuvole nere; si alza il vento e dopo un po' comincia anche a piovere; non sono mai stato così contento di veder piovere. Il refrigerio era quello che cercavamo dopo giorni e giorni di caldo, a volte anche insopportabile, e finalmente lo abbiamo trovato. Grazie.

22 luglio
Lago di Campotosto - Castelluccio di Norcia - km 67
Il sole ci da il buongiorno. Mia figlia non sta più nella pelle, vuole fare il bagno nel lago e non ci da tregua. Ci organizziamo addirittura con l'ombrellone incastrato tra le rocce perchè mia moglie ancora è scottata. L'acqua è invitante, trasparente e fresca. Un pochino fresca all'inizio ma poi ci si sta da dio. I bagni si susseguono finche il cielo si fa di nuovo scuro. Siamo in montagna ed il tempo cambia rapidamente. Comunque è l'ora di pranzo per cui saliamo al camper e mangiamo mentre inizia a piovere. Nel pomeriggio valutiamo se restare anche domani oppure muoverci. Decidiamo di muoverci perchè a me viene in mente che siamo vicini alla valle di Castelluccio di Norcia e c'è la fioritura, anche se forse siamo un po' in ritardo. Partiamo e lungo strada ci fermiamo a fare il C/S all'Agricamper di Amatrice (Coordinate N 42.625397, E 13.319731), costo € 5, sperduto nel nulla.
Proseguiamo e ci arrampichiamo su per la Forca di Presta, dove tira un vento freddo che non si sta in piedi. Scendiamo dritti nel prato piccolo della valle e purtroppo, come immaginavamo, siamo arrivati tardi; la fioritura è ormai finita. Non ci resta che fotografare il simbolo della valle: l'Italia disegnata con gli alberi sul fianco del colle. Lungo la strada che attraversa il prato grande ci sono due aree di sosta, che però sono aperte soltanto da giovedì a domenica.
Negli altri giorni si può sostare gratuitamente in un parcheggio ai piedi di Castelluccio di Norcia, Coordinate N 42.829122, E 13.214983, libero e gratuito.
Il paesaggio è comunque molto bello: i monti Sibillini, con il loro aspetto brullo e l'andamento sinuoso più simile a quello collinare, non danno l'idea di essere oltre i 1300 metri; la temperatura bassa invece sì.
Per la notte tiriamo fuori i sacchi a pelo, faranno comodo.

23 luglio
Castelluccio di Norcia - Cascata delle Marmore - Firenze - km 329
La sveglia con 13 gradi ci costringe ad accendere la stufa; incredibile, se pensiamo al caldo che c'è in giro per l'Italia. Oggi è una bella giornata di sole e qualche striatura di colore nei prati ancora si vede. Ci prepariamo e partiamo verso Norcia, non prima di aver lasciato passare il gregge di pecore che ci attraversa davanti.
La stanchezza del lungo peregrinare ci fa tirare dritto e oltrepassare la bella cittadina di San Benedetto, non ci facciamo tentare neanche dalle numerose norcinerie lungo la strada che sicuramente saprebbero soddisfare i nostri palati golosi.
Mentre viaggiamo però mi viene in mente che siamo vicini alla Cascata delle Marmore, che avevamo messo tra le idee di viaggio per gli week end estivi. Ci arriviamo per l'ora di pranzo, proprio mentre stanno per chiudere le cateratte. Perciò, ci fermiamo al parcheggio, Coordinate N 42.556554, E 12.719221, gratuito e accanto alla biglietteria per l'accesso al parco. Facciamo un pic-nic sotto gli alberi ed aspettiamo un po' ad entrare. Le cateratte riapriranno alle 16,00 ed è sicuramente il momento più bello per vedere le cascate.
L'ingresso al parco costa € 9 per gli adulti ed € 5 per i bambini. Ne vale la pena perchè non appena aprono le cateratte (annunciate da una sirena) e l'acqua comincia a scorrere in maniera molto più copiosa del normale il vapore acqueo comincia a creare arcobaleni colorati ed il rumore dell'acqua fa da colonna sonora alla doccia assicurata che tutti ci facciamo volentieri, visto il caldo.
Ci sono tre sentieri da percorrere: il 2 ed il 3 restano a valle, l'1 si arrampica su fino al salto principale. E' un pochino più impegnativo e noi non ce la sentiamo di affrontarlo, per cui restiamo a goderci lo spettacolo nella parte bassa, ed è comunque un bello spettacolo.
Finito il nostro tour decidiamo di non rimandare il rientro a casa a domani, come pensato all'inizio, per cui ci mettiamo in viaggio per coprire le ultime tre ora di strada e fare rientro a casa verso le 9 di sera.
Siamo esausti; è stato il viaggio più lungo (come numero di giorni) che abbiamo fatto nella nostra breve esperienza da camperisti e la fatica ed il caldo hanno messo a dura prova la nostra resistenza.
Ci restano comunque negli occhi i mille luoghi visitati, col rammarico di non aver potuto completare le ultime tappe pugliesi, ma con la sorpresa di aver deviato per luoghi meno conosciuto ma altrettanto belli.

Alla prossima e buoni km a tutti...

Riepilogo viaggio
km percorsi 2329
gasolio € 371,00
autostrada € 72,30
soste € 352,00